
Bruno Bellocchi
Indice degli scritti
Il Formaggio
I Viaggi del Cuore
I Santini mai esistiti
I Panorami dell’Anima
Le donne
Una bella estate
Ancora viaggi
La Magia e Me
Una Bella Famiglia
La Primavera
L'Estate
L'Autunno
L'Inverno
La Musica e Me
La Pittura e Me
Vita in Villa
Uomini
Donne
LA PRIMAVERA
La Primavera si apriva con il compleanno di mia madre, che univa intorno a lei la gioventù di casa, che si ornava di una “livrea” che faceva risplendere gli occhi ai giovanotti e imbelliva e lucidava labbra e capelli delle ragazze. Brindisi, con il suo magnifico porto, veniva investita da mille venti di tutto il Quadrante; mentre i giardini si riempivano di fiori e di profumi portati dal vento, che faceva gonfiare le grandi tende del palazzo, aperte per le pulizie di primavera. Pasqua, solare e squillante di campane, ci portava tutti nella nostra campagna ad assaporare i cibi contadini, distesi in beati dejenuner sur l’herbe. La Primavera si chiudeva con la celebre festa del “cavallo parato” che, ricordando un episodio che aveva portato in città, nel XIII secolo, San Luigi IX di Francia, scampato a una tempesta, si svolgeva con una processione dove l’arcivescovo della città, a cavallo, veniva fatto inginocchiare sul Corso, alla vista del mare, per benedirlo, affinché fornisse abbondanza di pescato. S’inchinavano, il cavallo e l’arcivescovo, proprio davanti alle finestre del nostro palazzo, tutte imbandite di tappeti multicolori, per ricevere una pioggia di petali di fiori.