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IL FORMAGGIO

(Filastrocca scherzosa per un carnevale)

 

Allora coraggio
parliamone un po’
di questo formaggio
per quel che ne so

Ricordi svagati
di bianchi mangiari
in fretta scavati
da dì meno amari

Ero alto una spanna
nel gaio giardino
la voce di mamma
c’è un bel formaggino!

A scuola adocchiando
bidella fatal
con foga azzannando
focaccia Emmental

Un mare lontano
sorride una stella
Caprì e Positano
paté e mozzarella

In Grecia abbronzato
l’amata di seta
un top scollato
mi offre del Feta

Negli anni Sessanta
la Londra danzante
i Beatles che cantan
il Cheddar piccante

E poi il Sessantotto
in tasca Prevert
mi sono un po’ rotto
addio Camembert

Così mi ritrovo
davanti a un Vermeer
un Gouda e un uovo
di birra un bicchier

In India tra tigri
lo yogurt bevo
di mistici pigri
mi son fatto allievo

E poi a San Francisco
coi figli dei fiori
un fumo e un disco
Brick cheese e languori

Negli anni di piombo
sotto al Cupolone
di folla gran rombo
salam provolone

La magica Praga
mistero e distacco
prosciutto mi appaga
e giallo slovacco

Ritorno a Milano
cassoela e braciola
con il cuore in mano
polenta con zola

Ormai sono a dieta
a Manhattan vado
come un anacoreta
sol Jocca e avocado

Ah quanti paesi
città e belle donne
mi attende l’ascesi
ricotta e Cambronne

Ma in fondo io penso
e prendo coraggio
sia molle sia denso

detesto il formaggio

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