
Bruno Bellocchi
Indice degli scritti
Il Formaggio
I Viaggi del Cuore
I Santini mai esistiti
I Panorami dell’Anima
Le donne
Una bella estate
Ancora viaggi
La Magia e Me
Una Bella Famiglia
La Primavera
L'Estate
L'Autunno
L'Inverno
La Musica e Me
La Pittura e Me
Uomini
Donne
VITA IN VILLA
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Praticamente sono nato in una villa perché, essendo la metà di giugno, fui subito trasportato, con tutta la famiglia, come di consueto a luglio, nella villa al di là del braccio di mare che circondava la mia città di nascita. Era quello un luogo di delizie dove la vita si svolgeva più libera e lieta in un grande e, per me, meraviglioso giardino fiorito ed ombreggiato da alberi di jacarande, palme e pini marittimi, amato e curato, attraverso un ottimo giardiniere, dai miei genitori.
C'era anche un gran frutteto di agrumi e vari alberi, per noi golosissimi, di ciliegie, nespole, fichi, more. Tutto il giardino si svolgeva attorno ad un campo da tennis importato, per così dire, dall'Inghilterra edoardiana a lungo frequentata da mio padre giovane.Anche mio nonno, in un'altra villa, alla fine dell'Ottocento, aveva impiantato uno dei primi tennis del Sud. Nella nostra villa Elena, dal nome di mia madre, la vita si svolgeva, oltre che in casa, attorno al tennis dove si riunivano tutti i giovani amici e amiche che si mischiavano simpaticamente secondo usi più inglesi che italiani, in un'epoca ancora sospettosa della mescolanza dei sessi, almeno nel sud Italia.
Per tantissimi anni dopo il mio allontanamento dalla città natale non ho più frequentato ville, se non sporadicamente, in rare occasioni di ospitalità presso amici. Ho preferito viaggiare, tanto, accontentandomi di visitare ville storiche in molte parti del mondo.Tra queste il mio più vivo ricordo va a quelle circondate da meravigliosi giardini freschi di acque e fontane della Persia. Mi rimaneva però la nostalgia di quella vita nella propria villa dove la natura della campagna sposa la cultura della città trasformando il tutto in una meravigliosa culla per i nostri pensieri più cari.
Sono troppo buon figlio della cultura greco-latina per non apprezzare il meraviglioso Otium che stimola i nostri pensieri trasformandoli in forme di arte,c come la scrittura la pittura e, genericamente, in gusto ed eleganza. Il piacere della lettura, poi, si centuplica se, nei momenti di stacco, può inebriarsi del suono del vento e degli uccelli, e quelli svettanti in cielo e quelli di casa che, insieme ad altri animali selvatici o domestici, ci danno un senso di inaspettata astrazione dalla vita quotidiana, pur bella, del lavoro.
È per tutto questo che, l'età dei viaggi terminata per via dell'avanzare degli anni, ho voluto, insieme ad un ottimo amico architetto, una villa per me ed i miei cari amici di varie età, dove potere rivivere quei lontani momenti di perfetta serenità che avevano distinto la mia infanzia e giovinezza. Al posto del tennis questa volta il luogo centrale era la piscina che, pur essendo la tenuta a due passi da un bellissimo mare che sia io sia i miei ospiti frequentiamo al mattino, ci regala lunghi pomeriggi allietati dalle rondini che ogni anno tornano ai nidi nel nostro patio e vengono ad abbeverarsi a sera. La sera poi, dopo il pranzo, ci riceve un salotto all'aperto, sotto tre magnifici pini protettivi che ascoltano pazienti il nostro chiacchierare che si proietta fino alla quiete della notte.
Mi rimane solo da dire che questa amata tenuta è nell'Alto Salento e di questa magica regione ha tutti i sapori semplici e genuini, la dolcezza della gente e le brezze profumate che danno ristoro all'Anima.